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Il "piano casa", o meglio, "pacchetto casa", che si è venuto a comporre dell'Accordo Governo-Regioni del 31 marzo 2009 e di un decreto legge di semplificazione, nasce dall'esigenza di riavviare i motori di un'economia fiaccata dalla crisi internazionale dei mercati finanziari, innescando la miccia dell'azione edificatoria per la duplice via dell'incremento delle volumetrie esistenti e delle semplificazioni delle procedure amministrative all'uopo rivolte. Mentre il progetto di un decreto legge di semplificazione rimane travolto dall'evento sismico abruzzese, a partire dalla Toscana, quasi tutte le Regioni hanno adempiuto agli impegni assunti con l'intesa del 31 marzo 2009 esercitando tutta la discrezionalità riconosciuta loro dall'accordo in merito alle scelte da attuare con le leggi regionali. Il panorama che si presenta all'interprete è, quindi, un mosaico normativo degno del miglior comparatista, a partire dalla scelta fondamentale della possibilità di effettuare gli aumenti di volumetria in deroga agli strumenti urbanistici, ammessa da alcune Regioni ed esclusa da altre (Toscana, Emilia Romagna, Umbria). Il presente volume, forte della collaborazione di esperti di livello assoluto in materia di edilizia, tratti dal mondo della magistratura e del libero foro, analizza in modo chiaro e puntuale sia il testo dell'accordo Stato-Regioni che le singole leggi regionali, di cui scandaglia meticolosamente le problematiche di carattere applicativo.